Caricamento

10 febbraio 2025

QUANDO L’INNOVAZIONE CHIRURGICA PASSA DAI FILI BIODEGRADABILI

I fili chirurgici biodegradabili, nella pratica della chirurgica moderna, hanno dato la possibilità ai chirurghi di chiudere ferite senza che ci fosse più la necessità di una seconda operazione per la loro rimozione post sutura. La fibroina è l’esempio concreto di un’alternativa basata sull’innovazione rispetto ai tradizionali fili sintetici. In particolare, è stata ampiamente studiata per le sue proprietà meccaniche, che la rendono ideale per sostenere tensioni elevate durante la fase post-operatoria.

Uno articolo tecnico sul Journal of Surgical Research ha confrontato i risultati ottenuti con fili chirurgici composti da fibroina e sericina rispetto a fili sintetici tradizionali. I risultati hanno mostrato che i fili derivati dalla seta presentano una migliore integrazione tissutale e una minore incidenza di reazioni infiammatorie rispetto ai fili sintetici. In più, la capacità della sericina di esprimere proprietà antimicrobiche ha permesso di ridurre il rischio di infezioni post-operatorie, un problema molto comune nelle procedure chirurgiche. Questo aspetto è stato particolarmente evidente in studi clinici su pazienti subentrati a interventi di chirurgia plastica e ricostruttiva, dove la fibroina e la sericina hanno dimostrato di garantire una chiusura estetica e funzionale delle ferite.

Una prospettiva interessante riguarda l'utilizzo di questi fili in contesti specifici, come la chirurgia pediatrica. Poiché i bambini crescono rapidamente, i fili chirurgici devono essere in grado di adattarsi a questo processo di crescita senza causare complicanze. La fibroina e la sericina, grazie alla loro degradabilità controllata, sembrano essere perfette per questo scopo. Studi preliminari hanno mostrato che i fili composti da queste proteine possono degradarsi in modo uniforme, evitando accumuli residui che potrebbero interferire con la crescita ossea e muscolare. Questo approccio offre nuove opportunità per migliorare i risultati chirurgici nei giovani pazienti, fornendo un sostegno temporaneo che si adatta alle dinamiche del corpo in crescita.

Un altro aspetto importante è la capacità di modificare chimicamente la fibroina e la sericina per ottimizzare le loro proprietà. Questa modifica chimica migliora la loro resistenza all'idrolisi, consentendone una durata più lunga nel sito chirurgico senza comprometterne la biodegradabilità. Questo approccio consente di bilanciare la necessità di mantenere il filo in posizione durante la fase critica della guarigione e quella di assicurarne una completa degradazione successivamente.

La combinazione della fibroina con altri materiali biocompatibili sta creando un nuovo laboratorio operativo legato allo sviluppo di fili chirurgici avanzati. E’ stato inoltre dimostrato che l'inclusione di nanotubi di carbonio nei fili di fibroina e sericina può migliorarne la conducibilità elettrica, rendendoli ideali per applicazioni in neurochirurgia. Questi fili possono essere utilizzati per collegare nervi danneggiati, facilitando la trasmissione dei segnali elettrochimici e promuovendo la rigenerazione nervosa. Questo approccio multimodale, che combina proprietà meccaniche, biologiche ed elettriche, rappresenta una nuova frontiera nella chirurgia avanzata, offrendo nuove possibilità per migliorare i risultati clinici in interventi delicati.

Leggi anche

Archivio
Tags